IL KENNEL.
Il kennel, agli occhi delle “mammine pancine” della cinofilia ipergentilista che va tanto di moda oggi, quelle che IL GUINZAGLIO NO PERCHE’ DEVONO STAR LIBERI, LE REGOLE NO PERCHE’ NON VOGLIO LIMITARE LE SUE INIZIATIVE….è quel mezzo di COERCIZIONE equiparabile a mezzo metro di catena arrugginita appigliata al termosifone del salotto. Maltrattamento nudo e crudo. Un cane in gabbia, eresia!
Un cane chiuso per 2 ore lì dentro?!
Ommioddddio! Portiamoglielo via!!! ( Siiiiiii! E sbattiamolo in un canile o un rifugio a vita così sta sicuramente meglio! )
Una gabbia, con le sembianze di una gabbia, proprio a forma di gabbia….
“Per carità! Poveri cani”…
E…. Me ne vergogno moltissimo, ma anche io, una decina di anni fa dicevo che una gabbia è sempre una gabbia. Ma per mia discolpa, posso giustificare questa ignoranza al riguardo, dicendo che avevo 19 anni, e che di cani non capivo una mazza. Li adoravo, ma non li rispettavo a pieno nel loro essere cani.
A quei tempi avevo la tendenza ad umanizzare qualsiasi animale, cosa comune, lo so, ma non per questo meno grave. Giuro però che anche da quelle premesse si può guarire! Ne sono la prova!!!!
Veniamo a noi.
Cos’è sto benedetto Kennel? Soffre il cane quando viene chiuso al suo interno? Come si abitua? Perchè serve?
Ebbene il Kennel non è altro che una gabbia, una vera e propria gabbia, che negli Stati Uniti, dove come sempre sono avanti anni luce rispetto a noi, viene utilizzato da chiunque o quasi, abbia dei cani. Penso che il problema più comune che le “mammine pancine” vivono nei confronti del kennel è che pensano venga usato da quei proprietari brutti e cattivi, che vogliono la casa linda e immacolata, o che hanno timore che il cane possa distruggere qualcosa di significativo e basta.
Cazzate. Questo utilizzo della gabbia farebbe vomitare anche me.
Ragioniamo per un secondo come un cane e non come un essere umano. A noi gli spazi chiusi infastidiscono. Conosco flotte di persone claustrofobiche. La nostra avversione per l’idea della gabbia ha origine qui. Ma i cani non sono come noi…. e meno male!
Se vogliamo fare un favore a ste creature, non c’è regalo migliore che possiamo far loro; LA SANTA SUBITO ABITUAZIONE AL KENNEL SIN DA CUCCIOLI.
Quella gabbia verrà proposta dapprima aperta nello spazio domestico, sarà resa comoda, invitante, e non si costringerà mai il cane ad entrarvi, ma semplicemente si attenderà che prendano da soli quell’iniziativa. Passato questo scoglio iniziale noteremo che quel luogo sarà divenuto il posto in assoluto preferito e ricercato. Il cane ci porterà l’ossino, il giochino, ci farà delle lunghe e rilassate pennichelle… Allora, solo allora, si inizia il procedimento di chiusura, e poi, solo poi, quello di dilatazione dei tempi della chiusura stessa. Nei cuccioli tutto avviene in maniera quasi naturale e pressochè immediata, mentre, l’abituazione di un cane adulto non è sempre una passeggiata di salute, ma seguendo i giusti accorgimenti tutti possono apprendere l’utilizzo del kennel in maniera super positiva. Se il vostro addestratore o educatore vi ha fatto prendere la gabbia e vi ha fatto chiudere dentro il cane di X anni dicendovi di ignorare i suoi pianti disperati, spacciandovela per ABITUAZIONE…. Cambiate professionista. Quella si chiama SENSIBILIZZAZIONE, e i vostri cani arriveranno ad odiare quel posto solo e soltanto a causa del modo errato di proporlo.
Ci sono mille motivi per consigliare a tutti di scegliere di utilizzare il kennel. Se il cane si ” affeziona” a quella tana, a quel posto sicuro, a quel piccolo ma confortevole pezzettino di mondo, noi potremo portarceli in Hotel perchè non si sentirà mai spaesato con il suo kennel a disposizione, potremmo fare lunghe tratte in automobile perchè i cani saranno felici di seguirci anche nei viaggi più avventurosi nel loro piccolo posto felice, potremmo viaggiare inoltre con più sicurezza per i nostri amici a 4 zampe, in quanto anche in automobile il trasportino spesso fa la differenza in caso di urti violenti.
Quella gabbia così malvista è per il cane IL POSTO DOVE SENTIRSI AL SICURO. Un pezzettino di casa mobile. Uno spazio esclusivo e prezioso.
Tornando alle mammine pancine…. è vero che spesso si utilizza anche per cercare di placare le distruzioni catastrofiche dei cuccioli o dei cani con iperattaccamento o ansia da separazione…. Ora, chiedo a voi, preferite un cane che progressivamente viene abituato alla gestione del suo piccolo spazio sicuro, o un cane folgorato da una presa della corrente? Un cane deceduto per l’ingestione di spugna di divano? Un cane gettatosi dalla finestra in preda al terrore della solitudine?
Mah… lascio a voi la decisione….
Io, da proprieraria di Terrier di Tipo Bull da molti anni, senza Kennel, sarei persa.
QUINDI, A MIO PARERE, SANTISSIMI KENNEL.
Poi…fate Vobis!
Si specifica che le normative in vigore che prendono in esame il BENESSERE ANIMALE vietano categoricamente la detenzione in luoghi angusti in maniera prolungata, quindi, anche se sembra ridicolo specificarlo, non è possibile tenere un cane chiuso nella gabbia per gran parte della sua esistenza.
Cerchiamo di far le cose con coscienza e RISPETTO.
Kennel sì, ma ove necessario e senza abusarne. Il cane è un animale sociale, e come tale ha DIRITTO a vivere in un contesto familiare.
Articolo a cura di Francesca Salomone e Khaleesi 
